La storia del Laboratorio Teatrale
di Renato Nicolini e Marilù Prati

Nel 2003-4 La Trilogia della catastrofe: Le nozze di Elias Canetti; Stato d’assedio 01. La caduta della città da Albert Camus; ed Atto senza parole di Samuel Beckett. Il primo una riflessione sulla catastrofe morale, che si traduce in un crollo catastrofico dell’abitazione; la seconda la catastrofe della politica, fino alla resa della città alla dittatura della Morte e della Peste; infine la catastrofe del progetto, messo in scacco dalla mano invisibile che sposta la brocca, frustrando il tentativo dell’uomo nel deserto di raggiungerla per placare la sete.

Nel 2004-5 La Trilogia della riflessione: La fondazione della città, rivista architettonica di Renato Nicolini; Stato d’assedio 02. La riscossa della città da Albert Camus, Alice da Lewis Carroll e Walt Disney. Un viaggio attraverso i miti di fondazione della città, mostrati dallo spirito dell’Architettura ad Alessandro Magno che vuole fondare una città smisurata: la Torre di Babele, Sibari e Crotone, Romolo e Remo, la città del sole di Tommaso Campanella, il terremoto di Reggio, la Mahagonny, la città trappola dei ladri e delle puttane di Brecht, Majakovskij, 1984 di Orwell, Aldo Rossi. Stato d’assedio 02 narra la riscossa della città contro la dittatura della Peste e della Morte, fino alla riconquista della libertà. Alice mostra un’altra via d’uscita, quella dell’underground e dell’avanguardia.

Nel 2005-6 la stagione della Trilogia della contaminazione, della simmetria e della trasversalità: 1.2.3, rivista antologia dei propri spettacoli, rielaborata come Alice nella polis per l’inaugurazione dell’anno accademico 2005-6 dell’Università Mediterranea; Le mille e una notte, un dittico assieme a La Fondazione della Città. Ai miti di fondazione della città occidentale, segue il mito della città orientale. Al centro l’apparizione di Dedalo, fondatore, con il Labirinto, dell’idea stessa della città orientale. La rappresentazione di Visioni di Gesù con Afrodite di Giuliano Scabia ha concluso la stagione. E’ stata anche l’occasione per sperimentare, con la partecipazione dello stesso Scabia e di Amedeo Fago, un rapporto integrato tra teatro e cinema. Afrodite, Venus genitrix nel senso di Empedocle e poi di Lucrezio, è la bellezza stessa del paesaggio calabrese, da Pentadattilo all’Aspromonte allo Stretto di Reggio. Questi luoghi sono stati filmati e sono divenuti le scene dello spettacolo.

Nel 2006-7 La Trilogia della democrazia: I Giorni della Comune, drammaturgia di Renato Nicolini da Bertolt Brecht. Lo spettacolo è in relazione concettuale con il trentesimo anniversario dell’Estate romana, e con la proiezione, avvenuta nella prima stagione di Massenzio, Cinema Epico, di La nuova Babilonia, il film sovietico di Kosincev ispirato alla Comune di Parigi – come il testo di Brecht. Tourneé è nato dalla scelta dei testi da mettere in scena effettuata dagli stessi attori del Laboratorio. Ne è venuta fuori un’originale immagine del teatrocomico, con un’aspirazione dominante – nel segno dell’eredità di Leo De Berardinis - ancora una volta alla rivista: Petrolini – la cui cantilena Ma tutto quel che sono, non ve lo posso dire / a dirlo non son buono, mi proverò a cantar è stata il filo conduttore dello spettacolo - Achille Campanile, Elias Canetti, Stefano Benni, Woody Allen, Pirandello, Harold Pinter. Fino al monologo conclusivo tratto da Marilù Prati da L’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam – omaggio alla follia teatrale, e memoria de L’elogio della follia messo due volte in scena dalla stessa Marilù Prati. Visioni di Gesù con Afrodite 02 ha concluso la stagione – una nuova messa in scena del testo di Giuliano Scabia, con nuovi attori in alcuni ruoli ed alcune variazioni nell’impostazione di regia.

La stagione 2007-8 è stata aperta da Elyssa nel segno del mito; il mito non univoco ma controverso, tanta è la distanza tra la Didone virgiliana e la Elyssa del nostro spettacolo; del mito che può essere rovesciato da motivo di divisione (la rielaborazione di Virgilio, in favore di Ottaviano Augusto contro la minaccia di Cleopatra) in motivo di amicizia e conoscenza reciproca (l’incontro tra studenti italiani e tunisini). La Trilogia del mito sarà completata da Alcesti e il nemico della morte: contaminazione di Euripide con Vite a scadenza di Elias Canetti, col poema babilonese di Gilghames. Lo spettacolo vuole essere un’esplorazione dell’immaginario mitico maschile. E da Le Figlie del Sole, – dedicato alla mitopoietica femminile. Le figlie del sole e le loro storie, Circe, Pasifae, Fedra, Arianna e il labirinto e Medea, così come sono state narrate dalle tragedie greche e tramandate dal mito, alla luce delle riflessioni di Kark Kerenyi.

Il L.T.U, di Reggio partecipa al ProgettoArtiMeridianeLab, delle tre università calabresi, Cosenza, Reggio, Catanzaro. Abbiamo così partecipato al progetto di completare, attrezzare e rendere attivi i teatri e gli spazi di spettacolo del campus di Rende, consapevoli dell’importanza che questo può avere per tutta la Calabria. I laboratori intensivi, condotti da grandi protagonisti del teatro italiano ed internazionale, che si svolgeranno – con durata generalmente di due settimane - nel campus di Rende possono essere frequentati anche dagli studenti delle altre università, dagli attori del nostro Laboratorio…
Di questo progetto fa parte anche l’idea di un circuito di qualità (spettacoli dei laboratori universitari, degli stabili d’innovazione, etc.) tra il Campus di Rende, il Teatro Siracusa di Reggio Calabria, un teatro o uno spazio adeguato a Catanzaro. Prospettiva più attuale con il trasferimento imminente delle competenze dell’A.R.Di.S. di Reggio direttamente all’Università.
Una distribuzione di qualità è ciò che occorre per creare un pubblico più qualificato, che non si appiattisca sui moduli televisivi, realizzando così l’integrazione tra formazione universitaria e formazione culturale in senso più ampio, così importante per il prestigio e la qualità di una sede universitaria.

Il L.T.U. ha partecipato all’Officina delle estetiche sceniche e digitali. Progetto di Laboratorio multimediale sul Mito.
Il progetto ha dato vita ad un laboratorio/spettacolo - in collaborazione tra due Universita' calabresi: l’Unical di Cosenza (un gruppo coordinato e diretto da Max Mazzotta) e la Mediterranea di Reggio Calabria (il Laboratorio Teatrale Le Nozze).
Nelle due sedi si è svolta un'officina-laboratorio intensivo, mirato alla contaminazione e fusione dell'arte teatrale con le arti multimediali contemporanee, indagando gli effetti della interazione fra la tecnologia moderna e i linguaggi scenici.
Nella cornice del mito classico, il lavoro parte dall'Odissea di Omero, con particolare riferimento a due episodi chiave: l'incontro con il ciclope Polifemo, la prigionia, la liberazione e la fuga di Ulisse e dei suoi compagni; e con la maga Circe.

Il Laboratorio su Circe ha prodotto un video, Circe, regista Fabio Massimo Iaquone, aiuto regia di Luca Attilii, drammaturgia di Renato Nicolini, voci Renato Nicolini, Marilù Prati, Francesco Spinelli.

Il L.T.U. è stato ospite, in una conferenza spettacolo di Marilù Prati e Renato Nicolini, del primo Festival del Teatro Universitario di Benevento diretto da Ugo Gregoretti; ed è stato invitato a partecipare, con un suo spettacolo, alla sua seconda edizione.

Nella Guida all’Università, Anno Accademico 2007-8, pubblicata dal quotidiano “La Repubblica” , a pagina 280 si legge: “L’Università Mediterranea di Reggio Calabria - con le facoltà di Agraria, Giurisprudenza, Ingegneria e Architettura e i suoi oltre diecimila studenti – è attualmente in progressiva espansione. La strada verso la realizzazione di una dimensione internazionale dell’Ateneo lo ha condotto a un importante potenziamento del carattere internazionale delle ricerche. Fiore all’occhiello della Mediterranea è il laboratorio teatrale universitario di Renato Nicolini (con una struttura dedicata alle rappresentazioni)…

Il Laboratorio Teatrale Universitario Le Nozze è nato nel 2002 con la messa in scena de Le Nozze di Elias Canetti, e successiva convenzione, prima sostenuta unicamente dell’A.R.Di.S. di Reggio Calabria, e poi, a partire dal 2005, anche dal Rettorato dell’Università Mediterranea, con l’Associazione culturale “Le Nozze”, presieduta da Marilù Prati. Direttore artistico è Renato Nicolini.

Le prove, aperte agli studenti, si tengono di norma il martedì, il mercoledì e il giovedì di ogni settimana, da ottobre a giugno, dalle 17.00 alle 20.00, presso il teatro Politeama Siracusa, attualmente gestito – tramite affitto e convenzioni per la gestione – dall’A.R.Di.S. di Reggio Calabria. La sede permanente dei laboratori del L.T.U., di scenografia, costumi, audiovisivi, che producono direttamente gli allestimenti degli spettacoli, è nel grande spazio concesso dalla Facoltà di Architettura nei suoi nuovi locali.

Il L.T.U. ha promosso seminari (nel 2005 con Tata Barbalato, scenografo abituale di Enzo Moscato, sulla scenografia povera, con incontri successivi fino alla realizzazione delle scene di carta de “ La Fondazione della Città ” ; con Daniele Sepe ed Enrico Del Gaudio sulla musica per il teatro, seminario che ha portato alla costituzione dell’Orchestra degli architetti (D.I.A.: Dichiarazione Inizio Attività) che ha eseguito dal vivo, suonando gli strumenti di lavoro del cantiere, le musiche de La Fondazione della città; nel 2006 con Fabio Massimo Iaquone, sull’uso teatrale della video arte; Orazio Carpenzano, sull’uso di tecnologie innovative nel teatro danza ed in genere nel teatro; Amedeo Fago, sulla scenografia teatrale; Amedeo Fago e Lia Morandini sulla relazione tra scenografia teatrale e cinematografica, e sull’uso dei costumi nel teatro e nel cinema; nel 2007 con Luigi Biondi - cui si devono le luci davvero straordinarie di La casa d’argilla di Lisa Ferlazzo Natoli - sull’uso delle luci in teatro, seminario che ha portato alla realizzazione delle luci di Tourneé; ancora con Giuliano Scabia ed Amedeo Fago e Lia Morandini; con Gianni Brandolino e Marcello Sestito – a proposito della relazione tra architettura e scenografia).

Il L.T.U. organizza ogni anno, a conclusione della stagione teatrale, un convegno sul teatro universitario, dove sono intervenuti, tra gli altri, il prof. Ferruccio Marotti, il prof. Carlo Fanelli ed il critico teatrale di “Repubblica” Nico Garrone. Hanno gestito il laborotario di movimento e improvvisazione Vincenzo Dattilo e Valentina De Grazia.

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